Masseria Montalbano, tra ulivi millenari e bouganville

La Masseria Montalbano, un luogo dove prendersi cura di sé

Tra Fasano e Ostuni, immersa in un bosco di ulivi millenari, la Masseria Montalbano sorge in un borgo rinascimentale del XVI secolo, Montalbano Vecchio. Un viottolo di pietra attraversa le dimore a schiera dove sono state ricavate venti camere riservate agli sposi, all’ombra delle palme e tra i colori delle bouganville. Di queste quattro sono suite. Tutti gli alloggi sono stati progettati e arredati dal designer belga Jos Van Dyck.

I colori, le linee e le forme creano ambienti caldi, accoglienti, in cui regna un’atmosfera di pace. I mobili intagliati, i tessuti con ricami, i petali sull’alcova, le candele accese portano gli ospiti in un mondo nuovo, più lento, più curato, più attento, dove potersi prendere cura di sé.

L’antica corte ha una capienza di 400 persone, mentre all’interno della masseria, caratterizzata dai toni ramati del legno, la Sala Frantoio può ospitare fino a 300 invitati. I buffet vengono allestiti sotto la guida dello Chef Raffaele De Giuseppe, attento a combinare i sapori del territorio secondo tradizione e creatività.

Le richieste particolari sono soddisfatte con entusiasmo. Gli amanti del sushi possono riservare un angolo del buffet alla cucina del Sol Levante, curata da Harumi Nakamura, chef giapponese che ha conosciuto Raffaele De Giuseppe frequentando i suoi corsi di Alta Cucina all’Etoile della Boscolo Hotels.

La Masseria Montalbano propone soluzioni personalizzate per ciascun matrimonio, individuando alternative possibili, a seconda della stagione e dello stile desiderato.

Storia della masseria villaggio

La masseria villaggio visse il suo periodo di massimo splendore nel XVII secolo quando arrivò a contare più di trecento abitanti. Fu acquistata da Giangirolamo II Acquaviva di Aragona, conte di Conversano. Al suo successore, Giulio II si deve la ricostruzione della chiesa dedicata alla Beata Vergine del Rosario. Sull’altare principale figura lo stemma della casata.