Alcuni consigli per scegliere l’abito da cerimonia più adatto
Il matrimonio è una festa e gli sposi sono lieti di condividere la loro gioia con amici e parenti. Così il galateo prevede regole ben precise relative all’abbigliamento di genitori, signore e signorine, paggetti e damigelle. Ci sono criteri precisi per la scelta del giusto abito da cerimonia. Le regole fondamentali cui attenersi sono quelle dell’eleganza e della giusta misura. Infatti, la sposa è la protagonista indiscussa della giornata. Le invitate e gli invitati dovranno attenersi a una certa sobrietà nell’abbigliamento.
Credit: www.carlopignatelli.com
L’abito da cerimonia maschile
Seguendo un ordine logico diciamo che per tutto il sesso maschile presente, non è poi cosi difficile dire che è di rigore l’abito con camicia, cravatta e scarpa classica ed elegante. Nonostante i dettami di Monsignor Giovanni della Casa siano stati adattati ai tempi moderni, e oggi si parli di Galateo 2.0 o galateo moderno, l’immagine dell’uomo invitato o testimone a un matrimonio rimane sempre legata all’eleganza e alla tradizione.
L’abito da cerimonia femminile
E le mamme? Diciamo che per le mamme di entrambi gli sposi, il galateo lascia un po’ più di libertà. Le stesse vestiranno in modo elegante senza però essere in lungo. Se le genitrici decidessero di indossare, però, l’abito lungo, questo diventa un vincolo anche per tutte le altre signore presenti ed invitate. Il lungo dovrà essere da cerimonia e non da sera, mantenendo un tono di sobrietà ed eleganza.
Non è obbligo, ma pur sempre segno distintivo di eleganza, indossare un copricapo, scelto con cura in base al periodo stagionale ed anche alla tipologia della persona che lo indossa.
Discorso tutto particolare e molto attento, viene fatto dal galateo in merito a signore e signorine invitate alle nozze che dovranno avere un occhio di riguardo ed attenzione particolare al proprio outfit. Prima di tutto ci si deve ricordare che nessuna di loro deve risultare più curata, ricercata ed elegante della sposa.
E’ totalmente bandito il così detto “TOTAL WHITE”, quindi no assoluto al bianco integrale, così come no al “TOTAL BLACK”, il nero non è mai da usarsi, nemmeno in quei matrimoni di tono minore, ossia là dove da poco è avvenuto un fatto luttuoso, in tal caso saranno i grigi ed i blu, i colori da indossare.
Anche i colori troppo accesi, quali rosso, giallo, porpora o arancione, erano, e sottolineo erano, banditi perché considerati troppo e che andavano a offuscare l’immagine della sposa. Oggi con il nuovo galateo diciamo che queste sfumature di colore sono ammesse, ma sottolineando e ricordando sempre di avere buongusto.
Bandite sono anche le minigonne e le scollature troppo vertiginose. Diciamo che a norma di Bon Ton l’outfit più consono è l’abito da cocktail nella giusta lunghezza, con colori tenui o fantasie floreali dai toni pastello. Il famoso tubino Bon Ton rappresenta la miglior scelta per le signore e signorine invitate a nozze.
Le “miniature”
I paggetti e le damigelle sono previsti dal galateo nelle cerimonie caratterizzate da estrema eleganza. Sono definiti miniature, in quanto sono proprio la copia in miniatura della sposa e dello sposo. All’epoca la famiglia della sposa forniva i tessuti per realizzare i loro mini-abiti da cerimonia alla sartoria che stava realizzando anche quelli degli sposi stessi. La sola differenza permessa alle damigelle è che tra i capelli indosseranno una coroncina di fiori e non il velo. Mentre come la sposa anche le damigelle avranno i guanti, o meglio i guantini.