Femminile e libero: apre Libèlre, atelier sposa a Brescia

Abiti audaci, di qualità, unici e alla moda, per la Sposa, per le invitate, per un’occasione speciale o per tutti i giorni. Questo e molto altro è Libèlre, nuovo atelier sposa nel cuore di Brescia.

L’esperienza e la cura del dettaglio rappresentano il cuore pulsante di Libèlre. Ad accompagnare ogni cliente in questo momento speciale, ci sarà Fabrizio Filippini, esperto di Wedding e Moda da oltre vent’anni, e il suo team, in un ambiente che ti farà sentire subito a tuo agio e ti coccolerà fino alla consegna dell’abito da sposa.

L’abito dei tuoi sogni ti aspetta in Corso Magenta 40, a Brescia.

Libèlre è ribellione, libertà e bellezza

Ampio spazio alla personalità di ogni sposa: questo atelier sposa si pone l’obiettivo di individuare l’abito matrimonio perfetto per te. Un luogo in cui puoi esaltare il tuo modo di essere e mostrare la tua bellezza.

Come? Attraverso una vasta scelta di abiti adatti ad ogni fisicità, in ogni taglia, con un servizio sartoria che rende sempre unico il capo.

Libèlre non vuole essere un semplice atelier da sposa, ma un vero e proprio luogo in cui ogni donna può sentirsi libera di entrare e trovare un abito, senza timori e preconcetti, lasciandosi consigliare senza freni o impedimenti.

La massima esaltazione della tua personalità con abiti da sposa unici, in capsule collection esclusive

Libèrle ricerca sempre brand innovativi e di tendenza, con un’attenzione particolare ai materiali e ai dettagli, sempre preziosi e sofisticati.

Il team presente in questo atelier sposa è fortemente focalizzato sull’obiettivo: esaltare la femminilità di ogni corpo, con capsule collection esclusive.

Tra i marchi presenti in atelier spicca Yolancris, brand spagnolo fondato nel 2005, sinonimo di creatività, diversità e visione d’avanguardia. Una sinfonia in cui boho e haute couture fanno parte di un design molto più ricco e complesso che si adatta, meglio che mai, all’essenza di ogni donna.

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https://www.libelre.it/abiti-sposa-esclusivi-brescia

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A cura di Michela Peletti