Ines by Ines di Santo 2023: romantica e magica!

Per la prossima stagione, la collezione sposa 2023 Ines by Ines di Santo trae ispirazione dai viaggi della designer nei suoi anni formativi.

La proposta è spiritosa e divertente, ma senza rinunciare alla sensualità e al dettaglio. Perfetta per la sposa giovane, ambiziosa e ironica.

Buenos Aires, Parigi, Dubai: le città che ispirano

Si parte con l’infanzia trascorsa a Buenos Aires, una città piena di energia e colore, famosa per la sua vivace vita notturna e la gioia di festeggiare. Qui la designer prende spunto dai ballerini di tango nei loro costumi, che adorava guardare per la loro espressione di movimento e libertà.

Si passa poi agli anni dedicati allo studio della couture nella capitale francese, Parigi, dove matura un’attenzione per le proporzioni e si orienta sempre più verso la ricerca dell’unicità.

Infine, Dubai, un universo che la attrae per l’opulenza e la ispira nella ricerca di perline e abbellimenti. Il risultato: silhouette pulite e moderne impreziosite da dettagli scintillanti di perline di cristallo.

Wonderland, il Paese delle Meraviglie

Wonderland, il Paese delle Meraviglie, è il fil rouge della nuova sorprendente collezione firmata Ines by Ines di Santo per vestire con originalità la sposa dell’anno prossimo, il 2023.

Un mondo di magia e di sogno che la designer ha rappresentato attraverso la scelta di materiali unici per regalare un effetto scenografico inimitabile. Pizzi, ricami e sovrapposizioni tridimensionali di tulle: con questa collezione Ines di Santo vuole ricreare un malizioso senso di meraviglia e di giocosità spensierata.

Le gonne sono a sirena o si fanno più ampie per vestire donne dalle fisicità differenti ed esaltare l’individualità di ogni sposa che sceglierà di indossare un suo abito.

Anche il colore diventa protagonista con un accenno di rosa e di azzurro, che si affiancano al tradizionale bianco, per la sposa più romantica e sognatrice.

Per scoprire l’intera collezione: https://inesdisanto.com/pages/spring-2023-ids

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A cura di Michela Peletti