Abiti da sposo particolari: più brio al look

In copertina: Carlo Pignatelli

Cresce sempre più il numero degli sposi che decide di puntare tutto su un abito da sposo particolare, osando e sperimentando con look decisamente più eccentrici e speciali. Spiccano la scelta del colore e la selezione di tessuti damascati e broccati che diventano la scelta di chi non vuole un vestito classico e formale e vuole spezzare la monotonia dei tradizionali blu, nero e grigio. Per stupire e lasciare il segno.

Fantasie, stampe e monocromie insolite

Le collezioni sposo e cerimonia 2023 si rivolgono all’uomo che sceglie di indossare nuance diverse dal solito, che facciano risaltare la sua personalità e lo stile delle nozze.

Non solo, le ultime collezioni sposo puntano su linee moderne, unite a tessuti preziosi per una combinazione unica e irripetibile, dove la creatività incontra la funzionalità. I tessuti si fanno più sinuosi ed elasticizzati, per dare comfort e morbidezza nella vestibilità allo sposo che vuole sentirsi più libero e pratico.

La giacca, da sempre al centro del look sposo, diventa protagonista indiscussa se indossata in un tessuto sparkling luccicante, da sfoggiare per il taglio della torta nuziale e per le danze, oppure in velluto con revers in seta come alternativa più raffinata da sfoggiare nei mesi invernali.

Broccato o damascato: scopri la differenza

Tra le tendenze sposo, spiccano la scelta del colore oro e la selezione di tessuti damascati e broccati.

L’abito da sposo damascato è caratterizzato da motivi arabeggianti che risaltano attraverso un gioco di chiaro scuro di due colori presentati a contrasto, ma della stessa palette.

Il tessuto damascato può essere usato all-over, cioè su tutto l’abito, oppure solo sulla giacca, in alcuni caso accostato al gilet.

A differenza del damascato, l’abito broccato presenta ricami in rilievo, colori diversi a contrasto e inserti metallici in oro e argento.

Eccovi la nostra selezione di abiti da sposo particolari:

Carlo Pignatelli

Kigili Elegance

Angelo Toma

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A cura di Michela Peletti