Intervista ad Albasarí Caro, direttore della BBFW

In copertina: l’ingresso di BBFW 2023

In attesa della nuova edizione dal 17 al 21 aprile 2024, Albasarí Caro ci racconta la nuova vision e mission della Barcelona Bridal Fashion Week.

Che sensazioni le ha lasciato l’edizione di Barcelona Bridal Fashion Week 2023?

Una grande emozione e soddisfazione per il successo di un evento che conferma Barcellona come l’appuntamento fondamentale per chi vuole conoscere le tendenze e concludere affari, nonché il decollo del mercato globale della moda sposa dopo la pandemia e le sue buone prospettive di crescita. Il posizionamento di Barcelona Bridal Fashion Week si deve alla qualità e all’internazionalità dei marchi che quest’anno sono stati più di 350, il 76% internazionali. Abbiamo ricevuto la visita di 21.500 persone, il 15% in più rispetto al 2022, un totale che riunisce buyers di altissimo livello di 90 paesi tra i quali 1.529 che abbiamo invitato direttamente, selezionati tra i diversi negozi multimarca e distributori leader di mercati in crescita come Cina, Giappone, Corea del Sud, Sud-Est asiatico e Stati Uniti, ma anche professionisti dei mercati europei, soprattutto Italia, Regno Unito, Germania, Francia, Olanda e Portogallo. La percentuale di visitatori internazionali alla BBFW è au- mentata quest’anno fino a superare il 70%.

Quali marchi hanno partecipato alle sfilate?

Nelle sfilate, che hanno registrato il “tutto esaurito”, sono state presentate le collezioni di 34 stilisti provenienti da 15 paesi, con grandi marchi nazionali come Jesús Peiró, Pronovias, Rosa Clará, Yolancris, Sophie et Voilà o Isabel Sanchis, e internazionali, come The Atelier (Malesia), Nicole Milano (Italia), Cymbeline (Francia), Carlo Pignatelli (Italia) e Ines di Santo (Canada) oltre, ovviamente, a Elie Saab.

Che collezione ha presentato la “star” dell’alta moda Elie Saab a Barcellona?

Credo di poter senz’altro affermare che il momento clou della BBFW23 è stato la sfilata di Elie Saab, che ha scelto il nostro evento per presentare per la prima volta la sua collezione sposa su una passerella e in esclusiva mondiale. Durante la Barcelona Bridal Night, tenutasi al Museo Marittimo e di fronte a più di 450 persone, ha presentato 30 abiti (8 dei quali creati espressamente per l’occasione) della collezione “A sense of wonder. Spring 2024” ispirata ai regni in fiore dell’artista giapponese Katsushika Hokusai. Il marchio libanese ha partecipato poi alla fiera, condividendo la Showroom Area, l’area riservata ai grandi marchi internazionali, con le firme libanesi Tony Ward e Zuhair Murad, Jenny Packham (Regno Unito), Stephane Rolland (Francia) e Ines di Santo (Canada).

Ci parli della prima edizione dei premi Barcelona Bridal & Fashion Awards.

Quest’anno la BBFW ha lanciato i propri premi per riconoscere l’eccellenza dei diversi professionisti che fanno parte del pianeta bridal. I vincitori di questa prima edizione sono stati autentici geni creativi come Vivienne Westwood, Viktor & Rolf Mariage, Carlo Pignatelli, Cortana, Isa- bel Sanchis, Monvieve, Nicole & Felicia Chang e e lo stilista Professor Jimmy Choo OBE, direttore creativo di The Atelier Couture, e Yew Loh, CEO dell’azienda malese.

Qual è il ruolo della sostenibilità nell’evento?

Per l’evento ma anche per me, per noi e per il mercato, è un tema fondamentale, oltre ad essere uno dei valori discriminanti delle bride-to-be (future spose) nel momento in cui scelgono il marchio del loro vestito. La Barcelona Bridal Fashion Week rinnova in ogni edizione il suo impegno affinché la sua celebrazione abbia un impatto positivo sull’ambiente oltre ad assumere la responsabilità di creare valo- re sociale e promuovere la sostenibilità. Una delle nuove azioni di quest’anno è stato l’accordo raggiunto con la Fondazione Ared di Barcellona, che lavora con persone a rischio di esclusione sociale e che da quasi 30 anni si occupa di formare, impiegare e accompagnare le donne, in situazioni di vulnerabilità, nel loro inserimento nel mondo del lavoro. La nostra responsabilità sociale ha comportato la realizzazione anche di altre iniziative, come l’uso di moquette riciclata, la restituzione dei materiali e degli arredi della passerella e delle aree comuni ai fornitori affinchè potessero dar loro una seconda vita, la riduzione della plastica monouso nelle aree di ristorazione cosí come il consumo di carta stampata digitalizzando i processi. Per il merchandising abbiamo usato tessuti sostenibili e, dopo la chiusura dell’evento, per evitare gli sprechi alimentari, abbiamo consegnato le eccedenze di cibo e bevande alla ONG “Nutrició sense fronteras”, che le ha distribuite alle organizzazioni sociali della città. Anche i nostri sponsors sono allineati con la sostenibilità, come Perelada, la prima cantina europea a ricevere la certificazione LEED® Gold in questo campo, e il marchio di cosmetici noto per il suo DNA sostenibile, Kevin Murphy.

Siamo anche impegnati nello sviluppo dell’artigianato a Km0, come nel caso dei trofei dei Barcelona Bridal Fashion Week Awards realizzati dall’azienda valenciana Estudio Cual. Infine abbiamo accolto un’esposizione di tessuti naturali ed eco-compatibili a cura dell’Istituto Europeo del Design (IED) per presentare al settore della sposa soluzioni innovative, disegni, materiali riciclati o tradizionali e quindi promuovere una moda più sostenibile.

Quali sono le tendenze della prossima primavera?

In generale, i marchi hanno optato per tessuti scintillanti e cangianti, con ricami e abbellimenti di alta qualità per creare abiti sempre personalizzati che valorizzano la figura femminile. Notevole anche la presenza di accessori come mantelle e scialli in tessuti leggeri. Molte collezioni si sono ispirate alla natura, con una predominanza di motivi floreali.

Come si prospetta la prossima edizione di BBFW24?

La Barcelona Bridal Fashion Week 2024 si svolgerà nel centro espositivo di Montjuïc dal 17 al 21 aprile, iniziando con la passerella e proseguendo con la fiera. L’evento presenterà le collezioni di abiti da sposa, sposo e cerimonia di grandi marchi e talenti emergenti. Continueremo con il nostro impegno nei confronti della sostenibilità, non solo medioambientale, ma anche sociale ed economica, cercando un impatto positivo sul territorio. Forse si tratta solo di piccole azioni, peró a volte generano grandi cambi. È la linea che abbiamo creato e che seguiremo nel futuro. Perchè la moda, soprattutto ad altissimo livello deve basarsi nel rispetto dell’artigianato, della sartorialità e della tradizione senza rinunciare a un’innovazione intelligente e sensibile nei riguardi della società e dell’ambiente. Dal mio punto di vista, l’innovazione etica consiste precisamente nel reinterpretare il savoir faire del passato applicando criteri attuali.

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www.barcelonabridalweek.com

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