Per l’anno che viene, la sposa firmata Carlo Pignatelli si veste di una femminilità romantica e trasformista, portavoce della bellezza femminile e caratterizzata da un’eleganza nel vestire tipica della donna determinata e sicura di sé.
L’ispirazione creativa ha l’espressione unica di un fascino raccolto nei fasti della Belle époque ed espresso sulle tele del suo pittore, Giovanni Boldini.
Un sodalizio unico tra pittura e glamour di cui la donna, dalla bellezza fatale firmata dalla maison, si fa interprete privilegiata grazie alla sontuosità dinamica e ai bagliori dei suoi abiti, in un tripudio di tulle, di balze di organza e di chiffon leggero.
Un dipinto in movimento in cui si fondono estro, materia creativa, intuizione e immaginazione reinterpretati da un gusto artigianale contemporaneo, senza eguali che traspare, in primis, dai tessuti, nobili e preziosi.
I tessuti si arricchiscono di pizzi ricamati e di lavorazioni di fiori tridimensionali dai volumi ridefiniti da asimmetrie contemporanee. Le forme voluttuose disegnate da Boldini sono tradotte dalle lavorazioni che avvolgono le creazioni della collezione come gli effetti piume di marabù sugli abiti.
La collezione si connota così di uno stile senza tempo che esplode negli abbinamenti con accessori-peplo e nella sensualità trasformista di vestiti pronti a ridurre le loro proporzioni fino a diventare mini.
A cura di Michela Peletti