Si è recentemente inaugurato l’atelier sposa e cerimonia di Giulia Biffis, The Wedding Lab and more per celebrare l’inizio della stagione sposa 2024. Ad un anno dall’apertura dell’atelier nel cuore di Porta Romana a Milano, lo scorso settembre 2023 la stilista ha deciso di invitare a un aperitivo le principali figure del mondo wedding italiano tra stampa e operatori del settore. Gli ospiti si sono intrattenuti tra gli ampi spazi dello showroom e il piacevole giardino per una serata indimenticabile.
L’unicità delle creazioni firmate Giulia Biffis
“I miei disegni sono assolutamente unici”, dice la stilista. “Creo abiti che sono come ritratti da cui poter cogliere tutta la storia della donna che li va ad indossare, e la loro preziosità nasce proprio dal tempo che dedico a scoprire il senso che le mie spose hanno di loro stesse e a tradurlo in disegni di moda. Voglio che chi mi sceglie possa godere dell’emozione di diventare l’ingrediente essenziale del processo creativo del suo abito”. Per spiegare in quale modo questa visione si distingua da quella di altre realtà sposa milanesi e non, Giulia ha scelto di presentare una selezione di abiti non come sfilata continuativa, ma attraverso singole uscite delle modelle in diversi angoli del suo spazio creativo. Così come la storia di ogni donna è unica, durante la serata ogni abito ha avuto dedicata una storia a sé.
La sfilata
Alcune modelle hanno sfilato in giardino indossando gli abiti più vicini ad atmosfere romantiche; altre comparivano dietro alla vetrata del soppalco principale a strapiombo sugli ospiti, mentre la telecamera mostrava i dettagli dei modelli presentati ingrandendoli sulle ampie pareti dell’atelier.
Musiche diverse e proiezioni video introducevano per alcuni minuti le entrate delle modelle, creando emozioni e atmosfere differenti per ogni abito presentato. Spaziando da immagini di magnificenti cattedrali a piccole cappelle immerse tra gli ulivi, spiagge mozzafiato o sofisticati scenari urbani, ci si trovava proiettati in contesti molto diversi tra loro, che prendevano forma anche grazia alla cura del repertorio musicale. Dalla classica marcia nuziale per gli abiti principessa alle note gipsy di Kusturika per quelli più vivaci, e così via: il jazz di Frank Sinatra, o la vellutata musica brasiliana di un pezzo come ‘la ragazza di Ipanema’, Max Gazzè invece di Lana del Rey o degli Air.
Insomma, musiche e immagini estremamente diverse tra loro per far capire quanto disparati sono gli elementi di ispirazione per abiti tra loro apparentemente discordanti, ma accomunati da un’eleganza declinata in molteplici modi, dalla ricercatezza dei tessuti esclusivamente naturali e da un attentissimo studio delle linee e dei dettagli, creati a mano da sapienti mani artigiane. “Qualunque sia il materiale che scelgo per creare i miei abiti, che siano preziosi tessuti o materiali insoliti come la plastica riciclabile, la filosofia sottesa è sempre la stessa: sostenere una moda sostenibile! Ognuno dei miei vestiti riflette il patrimonio manifatturiero del nostro paese, tra artigiani e fornitori a cui viene lasciato il tempo necessario per far incontrare presente e tradizione, perché il tempo, più si allunga, più impreziosisce l’abito a cui è stato dedicato”, così continua Giulia.
La creazione di abiti su misura
Alle singole apparizioni delle modelle Giulia ha aggiunto una dimostrazione di come aiuta le spose ad immaginare il proprio abito durante la prima prova. In atelier ci sono diversi abiti scomponibili: gonne, corpetti, singoli dettagli dell’abito come maniche e cinture, che la stilista assembla sulle spose. Seguendo le loro indicazioni la stilista crea l’abito sotto ai loro occhi in modo che, passo passo, le spose possano valutare le loro preferenze e vedere un primo abbozzo del loro abito. Questo verrà in seguito perfezionato attraverso il disegno vero e proprio del bozzetto e la scelta dei materiali per la sua confezione. Con l’aiuto di una modella la stilista ha così trasformato davanti agli ospiti un classico abito principessa declinandolo in diversi modi.
Un’atelier a misura di famiglia
Anche damigelline e paggetti hanno avuto il loro spazio, aggiungendo un tocco di familiarità in più a un contesto di presentazione che voleva essere tutt’altro che formale, ma piuttosto accogliente e rilassato. The wedding lab and more è un luogo dove i bambini possono muoversi a loro agio ed essere seguiti con amorevolezza e simpatia, grazie al fatto che Giulia stessa è madre di due bambini piccoli, che hanno sfilato insieme ad altri per rallegrare tutti con la loro spontaneità.
I partner
Come partner dell’evento c’erano la flower designer Alessia Serdino e l’imprenditrice Beatrice Paola De Ferri. I raffinati bouquet di Alessia hanno completato al meglio i look degli abiti che sfilavano in giardino, mentre le sue fresche composizioni floreali abbellivano con naturalezza e stile gli spazi interni dell’atelier, echeggiando il verde che abbraccia il Wedding Lab di Giulia. Come dice Alessia la natura deve essere “colta nella sua incredibile libertà espressiva, assecondata nella sua dolcezza evocativa”.
La degustazione dei ricercati oli de Le donne del Notaio allestita da Beatrice (nella foto qui sotto con la designer Giulia Biffis) ha conquistato i palati degli ospiti durante la serata con un’eleganza letteralmente squisita. Questi oli portano avanti la tradizione della famiglia de Ferri attraverso un prodotto di altissima qualità che varia nei gusti e nei blend, e nel packaging: le diverse bottiglie di design de Le donne del Notaio sono un’idea per segnaposto e bomboniere di nozze gourmet dall’anima eco friendly, perfette per essere abbinate allo stile di ogni evento.
___