da “Diventare Esperti di Make-Up, LSWR Edizioni
Documento Ripar Cosmetici, foto Mauro Balletti
Sia che vi affidiate a un truccatore professionista oppure decidiate per il fai da te, il trucco sposa deve essere studiato per farvi apparire bellissime e radiose nel giorno del vostro matrimonio, ma deve anche risultare coerente con la vostra immagine e resistere per tutta la durata della giornata.
White Sposa si affida ai consigli del Make Up Artist Stefano Anselmo, professionista dall’esperienza pluriennale, docente di fama internazionale e Presidente della sua “Accademia Stefano Anselmo”, ateneo di formazione internazionale con sede a Milano e partner di IFDA.
In questo articolo approfondiremo insieme a lui il trucco sposa per gli occhi.
Il giusto mix di piccoli accorgimenti
Non tutti sanno che gli occhi appaiono belli quando, nel loro complesso, palpebre, ciglia e occhi spiccano con molta evidenza rispetto al resto del viso.
Il trucco degli occhi è un’operazione complessa, fatta di tanti piccoli accorgimenti che richiedono tempo e attenzione, in quanto si lavora sulla zona più delicata del viso. Se gli occhi sono sapientemente disegnati, sfumati, e quindi valorizzati, tutto il volto acquisterà una luce, un’espressione e, talvolta, un equilibrio nuovi.
Si inizia dal trucco delle ciglia
Terminata l’applicazione della base, ritoccata la pelle del viso, eliminate le occhiaie, le piccole discromie, ecc., è il momento di iniziare il trucco degli occhi. Si comincia con una prima passata di mascara, il cosmetico che dona profondità allo sguardo grazie a un effetto allungato delle ciglia. Il cosmetico va steso a più riprese, sempre poco per volta, con lo spazzolino quasi asciutto, per non appiccicare i peli fra loro.
I mascara in pasta sono fra i migliori. Infoltiscono molto bene la base, un po’ meno le punte, per cui è consigliabile un ritocco con un mascara del tipo a spirale. Il nero è il colore che l’esperto Stefano Anselmo consiglia sempre per un risultato ottimo.
L’applicazione corretta del mascara
Si parte dalla frangia superiore. Si invita la cliente a guardare in basso senza chiudere gli occhi. Con il pollice o l’indice appoggiato al centro della palpebra, in prossimità delle ciglia, si immobilizza l’occhio e si applica il rimmel, riempiendo bene di cosmetico le radici delle ciglia. Per meglio raggiungere le ciglia interne, il suo sguardo dovrà essere rivolto verso la spalla.
Per la frangia inferiore, invece, lo sguardo deve essere rivolto in alto. Se, durante l’applicazione, si macchia la palpebra di rimmel, bisognerà pulirla con un po’ di cotone avvolto su un bastoncino d’arancio e inumidito con un detergente non oleoso. Le eventuali sbavature si ritoccano con il correttore, il fondotinta e la cipria. Nel caso in cui la macchia sia molto vicina alle ciglia, la si può sfumare con il pollice, in modo che in seguito si confonda con il trucco.
Nel caso di ciglia poco folte, le ciglia artificiali sono uno strumento importantissimo: se ben dosate, correggono e abbelliscono in modo naturale come nient’altro potrebbe fare. Solitamente si usano tagliate a piccoli ciuffi, per correggere le zone più rade e ottenere un infoltimento.
Quando usare il piegaciglia
Il piegaciglia è uno strumento molto utile, usato per “aprire” occhi socchiusi da ciglia spioventi, per “scoprire” l’angolo esterno e dare un’impressione di maggior ampiezza. Serve anche nella correzione degli occhi troppo infossati, soprattutto quando sono piuttosto sottili.
Il piegaciglia va usato prima di applicare il mascara. Se usate il piegaciglia di metallo, assicuratevi che la gomma sia a posto e pulita, per evitare di strappare o spezzare le ciglia. Da preferire in materiale plastico, meno “violento” di quello metallico, che non pizzica quasi mai la pelle delle palpebre.
Qualora il piegaciglia non funzioni, provate a servirvi di un mascara ad acqua, in tavoletta. Inumidite il prodotto in modo da ottenere una pasta molto densa ed uniforme; poi passate il prodotto su una frangia alla volta, dopo averla curvata. Insistete con lo spazzolino senza dar tempo alle ciglia di raddrizzarsi ed eventualmente soffiate leggermente su di esse, in modo da abbreviare il tempo di asciugatura del mascara.
Per le ciglia ancora più ribelli, esistono in commercio due nuovi modelli di piegaciglia. Il primo è munito di una piccola resistenza che funziona a batteria e consente di eseguire una vera messa in piega a caldo. Il secondo, invece, è studiato per piegare le ciglia degli angoli esterni solitamente più difficili da raggiungere con i piegaciglia tradizionali. È anche possibile ricorrere alla permanente per le ciglia, un trattamento praticato da estetiste specializzate, con durata circa un mese.
Dal trucco ciglia alle palpebre
Secondo Stefano Anselmo, passare al trucco delle palpebre dopo le ciglia consente di limitare il rischio di appesantire eccessivamente il viso, nel tentativo di dare quel risalto che può essere ottenuto solamente attraverso una bella frangia di ciglia.
Il colore dell’ombretto svolge principalmente un ruolo decorativo, o tuttalpiù, nel caso in cui sia complementare o armonizzi con quello degli occhi ne accentua il colore. In altre parole, sul piano correttivo è poco utile. Indispensabili, invece, per operare correzioni sono i colori dell’ombra e della luce (dal bianco al nero, passando per le infinite tonalità dei marroni, dei mattoni, dei beige e dei grigi), i quali hanno il compito di plasmare le forme creando profondità e rilievi abbastanza credibili.
Con la matita scura, marrone o nera, temperata a punta piatta, si sottolinea l’occhio nei punti richiesti. Generalmente si tratta dell’angolo interno (partendo dalla fine delle ciglia verso il naso), della palpebra inferiore fra e sotto le radici delle ciglia e dell’angolo esterno. Con un pennello n.3 o n.5 si sfumano questi tratti, a parte l’angolo interno e l’eventuale bordo inferiore dipinto sulla rima palpebrale.
Dopo aver steso i “chiari” (beige, avorio o bianco), si passa alle ombreggiature, usando ombretti o matite nei toni del nero e del bruno, scurendo dove è necessario. Le tonalità mattone tendono a dare più luminosità agli occhi, soprattutto per chi ha una capigliatura rossa, naturale o tinta; per le donne castane, soprattutto con pelle chiara, può essere indicato un ombretto sui toni del prugna.
L’accentuazione del contorno occhi: bordatura ed eye-liner
L’operazione di bordatura dell’occhio può essere eseguita in modo più discreto o più visibile, con diverse intensità di ombreggiatura, in funzione della tipologia di persona che ci si appresta a truccare, e dal risultato che si desidera ottenere. La bordatura serve anche a correggere gli occhi e a farli sembrare più grandi ed estesi, con ovvio beneficio per l’intero viso. La linea vera e propria, comunque, deve rispettare la forma dell’occhio, senza staccarsi troppo dai contorni naturali.
Questa operazione va eseguita per lo più con la matita nera molto sottile. A volte, in genere sulle bionde con la pelle chiara, si sceglie un colore meno forte: il bruno scuro per l’angolo interno e per la palpebra inferiore, riservando il nero al bordo superiore e al ritocco della “coda”.
Se si vuole modificare l’inclinazione dell’occhio, basterà spostare in alto o in basso il punto in cui si riuniscono le due linee (superiore e inferiore) della bordatura. Eccovi due risultati differenti:
Infine, giocate con l’eyeliner per dare energia alla “codina” finale. Da un approccio più soft come nella garbata “codina” anni ’60 (fig 1), a una riga più decisa alla Amy Winhouse (fig 2). O tutta sfumata per un’elegante smoky eye (fig. 3). La bordatura può anche allungare gli occhi, in modo abbastanza garbato come nella fig 4; in modo più vistoso come nella fig 5; o con un contorno alla Patty Pravo del periodo “La Bambola” com’è illustrato nella fig. 6.
Fig. 1 “codina” anni ’60 Fig. 2 riga più decisa alla Amy Winehouse
Fig. 3 Smoky Eye Fig. 4 occhi allungati in modo soft
Fig. 4 occhi allungati in modo vistoso Fig. 6 contorno alla Patty Pravo
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Come valorizzare la pelle del viso: https://www.whitemagazine.it/trucco-sposa-come-valorizzare-la-pelle-del-viso/
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https://www.whitemagazine.it/prodotto/libro-il-trucco-per-la-sposa-stefano-anselmo/