L’abito da sposa e l’importanza del tessuto

Sono tantissime le variabili che una sposa deve tenere in considerazione per scegliere l’abito da sposa perfetto. Dalle sue connotazioni fisiche, come l’altezza o il colore della carnagione, allo stile dell’evento e alla stagionalità. Senza dimenticare di assecondare le proprie preferenze, ma al tempo stesso lasciarsi consigliare dagli esperti: potreste così innamorarvi di un abito che non avreste mai pensato e provato!

Fra tutte le variabili, anche il materiale dell’abito da sposa è un’importantissima variabile da analizzare.

Il mondo dei tessuti è vastissimo e in continuo sviluppo. Oggi vi presentiamo i tessuti più iconici con cui realizzare un abito da sposa.

Il mikado

Il mikado è uno dei tessuti più eleganti e strutturati.

Di origine giapponese, il mikado si ottiene da una particolare lavorazione della seta che rende il tessuto più granuloso, corposo e consistente. Perfetto per realizzare abiti da sposa con forme decise e con una struttura ben definita, dal taglio strutturato, a caduta rigida.

La sua rigidità permette di nascondere eventuali curve oppure, nel caso opposto, è in grado di rendere un fisico troppo asciutto leggermente più morbido.

Alberto Palatchi

Lo chiffon

Leggero e soffice, dal tocco liscio, lo chiffon ha le sembianze di un velo ed è realizzato in seta o fibre sintetiche. È solitamente usato per gli abiti da sposa leggeri dalle linee scivolate, che possono avere anche un design con più strati.

Terry Ilaflà

L’organza

Questo tessuto può essere presentato in seta, l’opzione migliore, ma anche in poliestere o viscosa. Esistono diverse grammature che variano per trasparenza e consistenza.

Dall’effetto “vedo non vedo” ma corposa al tempo stesso, l’organza è indicata per abiti con linee ben definite, ma dal look leggero e vaporoso. Risulta più rigido dello chiffon.

Il tulle

Questo materiale prende il nome dalla omonima città francese Tulle dove, intorno al 1700, cominciarono a produrre artigianalmente un tessuto formato da maglie a fori esagonali.

Il tulle è un tessuto finissimo a maglia larghissima, perfetto per giocare con volumi inaspettati.

Può essere di cotone, seta, nylon o poliestere. Usato nel mondo della danza, il tulle di nylon è molto rigido e serve perlopiù per le sottogonne o per i veli rigidi e gonfi.

Il più diffuso è sicuramente il tulle a mano seta, in misto poliestere e seta o cotone. Questo mix è usato dai designer per abiti dalle linee scivolate e dalla consistenza delicata.

Pregiatissimo, il tulle di seta 100% si usa raramente in quanto costosissimo. Scopri di più cliccando QUI.

La georgette

Generalmente in seta o lana, la georgette appare come un tessuto cadente e morbido, ma al tatto è ruvido, perfetto per i drappeggi. Si presta particolarmente bene per abiti fluttuanti e svolazzanti, destinati ai matrimoni estivi.

La differenza tra chiffon e georgette è sottile ed è data dal filo, liscio nel primo caso e quasi increspato nel secondo.

Il pizzo

Inutile dirlo, quasi tutte le spose non sanno rinunciare al pizzo. C’è chi lo sceglie per un tocco, magari sul corpetto, chi invece preferisce un total look.

I motivi floreali sono i più diffusi, per un feeling romantico e senza tempo.

Il raso di seta

Noto anche come satin, questo materiale segue ed esalta le forme, evidenziando la sensualità della sposa. Permette di ottenere abiti scivolati ed è perfetto per gli abiti da sposa con taglio a sottoveste.

Il taffetà

Sempre più di tendenza, il taffetà si addice particolarmente bene per le forme scultoree e ben definite, per creare volumi maestosi e scenografici.

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In copertina: Elisabetta Polignano

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A cura di Michela Peletti